Recensioni

Blue Magic, Stop To Start: The Atco & WMOT Recordings (1973-1977) 

BLUE MAGIC
Stop To Start: The Atco & WMOT Recordings (1973-1977) 
6CD, Soulmusic
***

Non avevo mai sentito parlare dei Blue Magic,gruppo R&B e soul che è stato uno dei massimi esponenti del Philadelphia Sound dei ’70. Conosco invece, come molti altri, un gruppo vocale afroamericano, quello dei Delfonics, caratterizzato da un falsetto prodigioso e ben conosciuto: fu proprio il loro Randy Cain a introdurre presso la sua casa discografica — la WMOT — il cantante e compositore Ted Mills, poi leader dei Blue Magic proprio grazie al suo falsetto superlativo. Attraverso la WMOT il gruppo ottenne un contratto con l’Atlantic ed ebbe subito, come produttore, Norman Harris, chitarrista, arrangiatore e produttore, membro dei MFSB — la large-band dietro a tutto il Philly-sound — che volle infatti a supporto degli stessi Blue Magic.

Il primo singolo, Spell del 1973, anche in virtù della diffusione door-to-door tra i vari DJ entrò subito nelle classifiche R&B e, grazie alla loro presenza scenica e alle sognanti ballate, cullate dal falsetto di Mills, i Blue Magic spopolarono. Ebbero successo pure i singoli successivi, finché nel 1974 Sideshow non espugnò la Top 10 e divenne disco d’oro così come il loro primo album Blue Magic. Il successivo Magic Of The Blue proseguì con le ballate romantiche, ma senza singoli di successo. Quello arrivò con il remake di What’s Come Over Me, dal loro primo album, che cantato in duetto con Margie Joseph trainò il terzo album Thirteen Blue Magic Lane (1975).

La fama del gruppo scavalcò le frontiere, tanto che i Rolling Stoneslo invitarono a cantare su It’s Only Rock ‘n Roll del 1974 (in USA erano distribuiti da Atlantic). I Blue Magic, inoltre, andarono in tour sia in US che in Europa e in Asia, consolidando la fama con spettacoli coreografici e più volte passati in TV, per esempio nella trasmissione di culto Soul Train. Dopo la vittoria di due Ebony Awards, la loro celebrità, intaccata dall’avvento della disco, diminuì gradualmente.

Mystic Dragons del 1976 li vide orfani del produttore storico Harris e con un sound più orientato verso ritmi mid-tempo, con minore spazio per le ballate di Mills. Visto lo scarso riscontro dell’opera, ecco la decisone di fare uscire Live!, con la collaborazione di Margie Joseph e la presenza di Bad Luck (Harold Melvin & The Blue Notes). La ripresa della loro hit con Joseph non sollevò purtroppo la situazione delle vendite; il rapporto con WMOT, ormai non più partner di Atlantic, peggiorò e quest’ultima fece incidere ai Blue Magic un disco di congedo, Message From The Magic (1978).

La loro musica, suggeriscono le note accuratissime di Joe Marchese, era ormai relegata nel passato. Difatti la band si sfaldò, anche se poi negli ‘80 ripresero a incidere e lo stesso Mills, dopo un grave incidente che lo tenne lontano per anni, tornò a calcare le scene nel nuovo millennio. Ma tutto quello che di storico i Blue Magic hanno inciso sta in questo box di 6 CD, consigliato agli appassionati del Philly-sound. Per gli altri poteva bastare un semplice «best of».

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