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I miti non muoiono mai: in ricordo di Gianfranco Manfredi 1948-2025

I miti non muoio mai e un mito, Gianfranco Manfredi, lo è sempre stato, sicuramente lo è ancora di più ora che non c’è più. Basta vedere il saluto che ci ha fatto avere tramite il personaggio a fumetti da lui inventato Magico Vento (ovviamente un nativo Americano della Tribù dei Sioux Lakota), pubblicato da Sergio Bonelli Editore, che ci lancia il suo messaggio mentre corre sul suo cavallo: Mitakuye Oyasin cioè «Siamo tutti connessi». Messaggio, postato dalla figlia con l’assenso del padre, che travalica la vita terrena e che significa che tutta la natura rimane sempre viva, così pure gli esseri umani, passati, presenti e futuri, uniti da un unico afflato vitale che è eterno; un mito, appunto.

Manfredi è sempre stato un artista multimediale a tutto tondo: scrittore, cantautore, sceneggiatore di fumetti  per Bonelli; ma soprattutto una persona sempre aperta a recepire i movimenti di cambiamento che hanno caratterizzato il nostro tempo, mai pronto ad affrontarli. Manfredi invece lo ha sempre fatto, con il suo sarcasmo, con il suo humor pungente e soprattutto con un’intelligenza che lo rendeva in grado di essere sempre il fulcro di uno stimolo civile e moderno.

Ho letto quasi tutti i suoi libri di narrativa; tra i quali raccomando il distopico e allucinante Il peggio deve venire; il gotico noir modernizzato di Ultimi vampiri; la mescolanza tra magia e storia in La magia rossa, fino a giungere all’opus magnum storico dal basso C’era una volta il popolo – Storia della cultura popolare.

Per quanto riguarda la sua opera di cantautore ricordo il disco Zombie di tutto il mondo unitevi del 1977, inciso con l’amico Ricky Gianco e la PFM, che diede il via ad uno spettacolo che ebbi la fortuna di vedere al Teatro Magenta; seguirono almeno altri due dischi di eccellente  qualità compositiva: Biberon (ancora con Gianco) e il più recente (1993) In paradiso fa troppo caldo, in cui rifletteva sui cambiamenti in atto nel mondo, inerenti anche la nostra sfera personale.

In quegli anni iniziò la sua attività di sceneggiatore e scrittore per la Bonelli, architettando storie per personaggi mitici come Tex, Dylan Dog, Nick Raider e creandone di nuovi e tutti suoi in serie quali il citato Magico Vento, Volto Nascosto, Shangai Devil, Adam Wild, Cani Sciolti e Gordon Link (quest’ultimo per Dardo Editore). Era un grandissimo.

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