
A fine agosto, Liverpool diventa la capitale mondiale del pop e del rock grazie alla International Beatleweek, un evento unico che ogni anno attrae migliaia di fan dei Beatles da tutto il mondo. In quest’articolo cercherò di spiegarvi cosa rende così speciale questa settimana dedicata al gruppo più iconico della storia della musica.
Appuntamento immancabile per i fan dei Beatles, la Beatleweek è una sorta di pellegrinaggio. È l’occasione perfetta per immergersi completamente nella musica e nella storia dei Fab4, incontrare altri appassionati e condividere l’amore per la band che ha cambiato per sempre il panorama musicale. Quest’anno, l’iconografia dell’evento è ispirata all’album e al film Help! per celebrare il sessantesimo anniversario dell’uscita del loro secondo film e dell’omonimo ellepi.
Durante questa settimana, si terranno conferenze e incontri con esperti dei Beatles, chi li ha conosciuti e suonato con loro. Sono stati ospiti, negli ultimi anni, musicisti come Tony Levin, Alain White e personaggi legati ai Beatles come May Pang o Chris O’Dell. È facile poi, durante l’evento, imbattersi in Frida Kelly, segretaria dei Beatles, e Julia Baird, sorella di John Lennon. Non mancano le mostre mercato dove è possibile trovare libri, dischi rari e memorabilia. La costante di tutte le giornate sono i concerti tributo proposti da gruppi provenienti da tutte le parti del mondo: c’è chi prova a riproporli il più fedelmente possibile, anche nell’abbigliamento, e chi invece li reinterpreta in chiavi diverse, dall’easy jazz al metal. Questi concerti si tengono per lo più in luoghi che sono nella storia del rock: il Cavern Club, dove i Beatles si sono esibiti 292 volte, il Jacaranda Club, locale aperto dal loro primo manager Allan Williams e l’Ye Cracke, frequentato da John Lennon e Stuart Sutcliffe quando studiavano al vicino istituto d’arte (e fu qui che Lennon corteggiò la sua prima moglie, Cynthia).
Ci sono, poi, i luoghi più significativi nella storia dei Beatles: le case natali di John, Paul, George e Ringo, Penny Lane, Strawberry Fields, la chiesa di Woolton dove si trova il cimitero con la tomba di Eleanor Rigby e di fronte alla quale è ubicato l’oratorio in cui John e Paul si conobbero il 6 luglio del 1957, per citarne alcuni. Questi posti possono essere visitati in autonomia, oppure con il Magical Mystery Tour bus, che riproduce il pullman utilizzato nel famoso film del ’67. Un’altra possibilità per visitare i luoghi beatlesiani è optare per un tour in taxi di circa 3 ore. Le guide sono spesso grandi appassionati che arricchiscono l’esperienza con aneddoti curiosi e poco noti. Da qualche anno, infine, è possibile visitare l’interno delle case natale di John e Paul, adesso patrimonio del National Trust.
Un’altra attrazione imperdibile è il Beatles Story Museum, un viaggio multimediale che racconta la storia della band attraverso fotografie, memorabilia e ricostruzioni di luoghi chiave, come lo studio di registrazione di Abbey Road o il palco del Cavern Club.
Uno degli aspetti più sorprendenti della Beatleweek è l’atmosfera festosa che si respira in tutta Liverpool. La città si anima di musica, non solo nei locali ma anche per le strade. È un vero e proprio festival che attrae persone di tutte le età provenienti da tutto il mondo, creando un’incredibile comunità internazionale di fan che condivide lo stesso amore per i Beatles e, in generale, per la musica rock. Dal 2023, durante la Beatleweek, sono tornate ad esibirsi, nell’ambito del Mathew Street Festival, anche cover band di altri artisti come Adele, Queen, The Who, Elton John, Rolling Stones, Oasis.
La musica di Liverpool non è solo beat rock. Uno dei luoghi iconici della città è Il Probe Records, punto di riferimento della scena post-punk. Probe oltre ad essere un negozio di dischi è anche un’etichetta musicale indipendente nata per opera di Geoff Davies che, purtroppo, ci ha lasciati nel settembre del 2023. Il locale adesso si trova in pieno centro all’interno del Blue Coat, il più antico edificio della città, più di 300 anni, che ospita soprattutto mostre d’avanguardia. Merita, poi, una citazione il più vecchio negozio di dischi presente in città, The Musical Box Record Shop, data di nascita 1947!
Tra i luoghi di interesse meno noti ma significativi, meritano una visita i Case History di Liverpool, un’installazione realizzata da John King situata all’esterno del LIPA (Liverpool Institute for Performing Arts). L’opera rappresenta una serie di valigie disposte sulla Hope Street, ciascuna delle quali reca inciso il nome di personaggi celebri legati alla città, come una metafora della memoria collettiva e del viaggio.
Liverpool è una città ricca di cultura e di interessanti siti da visitare: i suggestivi Docks, la Tate Liverpool, distaccamento della più famosa Tate Gallery di Londra, il Waterfront, patrimonio dell’umanità UNESCO, e l’imponente Cattedrale anglicana. Sempre all’interno del Royal Albert Dock, si trovano anche il Merseyside Maritime Museum e l’International Slavery Museum, ospitati nello stesso edificio. Entrambi offrono esposizioni coinvolgenti: il primo dedica una sezione alla tragica storia del Titanic, a cui Liverpool è strettamente legata per il suo ruolo nei collegamenti transatlantici; il secondo racconta in modo profondo la storia della schiavitù transatlantica e le sue eredità fino ai giorni nostri.
E già che vi trovate nella zona dei Docks e della Tate, non perdetevi la Beatles Statue di Andy Edwards, una celebre scultura che ritrae i quattro membri della band mentre camminano insieme, diventata uno dei simboli fotografici più amati della città.
Molti si recano a Liverpool anche per seguire le squadre di calcio locali: l’Everton e, soprattutto, il Liverpool. Il famosissimo inno dei Reds “You’ll Never Walk Alone” è opera di un altro protagonista del Merseybeat, Gerry Marsden, che con la sua band Gerry and the Pacemakers fu uno dei tanti gruppi di successo appartenenti alla scuderia del leggendario manager dei Beatles, Brian Epstein. Per chi non lo sapesse, il Merseybeat è un genere musicale nato a Liverpool agli inizi degli anni Sessanta, che anticipò quella che sarebbe diventata celebre come British Invasion.
Durante la Beatleweek, è facile stringere amicizie profonde con appassionati provenienti da ogni parte del mondo e, forse ancor più, con gli abitanti di Liverpool: un popolo genuinamente caloroso, aperto e accogliente. Concerti, feste ed eventi collaterali trasformano la città in un grande palcoscenico a cielo aperto, offrendo occasioni uniche per condividere emozioni, fare nuove conoscenze e vivere Liverpool in modo autentico, divertente e indimenticabile.
Quest’anno l?international Beatleweek di Liverpool si terrà dal 20 al 26 agosto. Tutte le info le trovate qui.