
RINGO STARR
Stop And Smell The Roses: Yellow Submarine Edition
***½
Old Wave: Yellow Submarine Edition
L.M.L.R. Elle Aime L’Air
***
Alla fine degli anni Settanta, la parabola artistica di Ringo Starr, complici uno stile di vita non proprio esemplare e un paio di album – Ringo The 4th e Bad Boy – non esattamente riusciti, era in netta fase discendente. Nel 1981, però, l’ex-Beatle si rifece vivo con Stop And Smell The Roses, disco di buona fattura in cui si faceva aiutare da vari musicisti di primo livello nonché suoi amici: c’erano infatti Paul McCartney alla produzione in tre pezzi (le piacevoli Private Property e Attention, pop song delle quali Macca era anche autore, e la splendida cover in puro stile country di Sure To Fall di Carl Perkins), George Harrison in due (il divertente singolo Wreck My Brain, scritto dallo stesso George, e un’ottima, solare ripresa dello standard You Belong To Me), Harry Nilsson in tre (compreso un non indispensabile rifacimento di Back Off Boogaloo, hit di Ringo del ’71) e una a testa per Ron Wood (il sinuoso e godibile rock di Dead Giveaway) e Stephen Stills (You’ve Got A Nice Way, brano minore), oltre a contributi strumentali di Jim Keltner, Fred Tackett e Al Kooper.
Ringo, comunque, non era più, nonostante il suo passato illustre, un artista di primo piano e il disco non ebbe alcun successo; il vero smacco arrivò però due anni dopo, quando il nostro non riuscì a trovare una casa discografica che gli pubblicasse il nuovo Old Wave, né in USA né in UK. Il disco uscì pertanto solo in Canada, Brasile, Germania, Messico, Australia e Giappone, diventando automaticamente un pezzo da collezionisti almeno fino alla prima ristampa in CD, avvenuta nel 1994. E Old Wave non era neanche male, un album decisamente più rock del solito grazie soprattutto alla produzione del futuro consuocero Joe Walsh (un altro che all’epoca, tra alcol e droghe, non si faceva mancare nulla) e alla partecipazione di Gary Brooker, Eric Clapton, John Entwistle e Waddy Wachtel. Il disco contava su una serie di canzoni originali di discreto livello come In My Car, Hopeless, Picture Show Life, gli strumentali Everybody’s In A Hurry But Me e Going Down, la ballata As Far As We Can Go, scritta per Ringo dall’hitmaker Russ Ballard, e una bella rilettura del classico del Sir Douglas Quintet She’s About A Mover.
Oggi questi due lavori vengono ristampati sia su vinile sia su CD colorati, con varie bonus track che però sono le stesse delle precedenti edizioni ormai fuori catalogo: se Old Wave presenta soltanto una prima versione di As Far As We Can Go registrata nel 1978, Stop And Smell The Roses include ben sei pezzi extra, tra cui Can’t Fight Lightning (di McCartney, doveva essere inizialmente il titolo dell’album) e l’orecchiabile Wake Up, che avrebbe meritato di stare sul disco originale.