SOFT MACHINE
Softs: Remastered Vinyl Ed.
LP, Esoteric
***1/2
Casualmente, proprio in questi giorni avevo ripreso in mano Softs, opera numero nove dei Soft Machine (la seconda uscita su Harvest, nel 1976) ai tempi da me decisamente sottovalutata. Ora, invece, devo dire che il suo contenuto, come sempre solo strumentale, non accusa gli acciacchi dell’età: ovviamente, siamo sempre nell’ambito di un jazz-rock impiantato nella tradizione inglese, ma il sound si è fatto meno spigoloso, fino a incorporare alcune sonorità più melodiche in apparenza mutuate dal prog.
Il disco vede il progressivo abbandono dell’unico membro originario rimasto, cioè Mike Ratledge, presente con il suo synth in un paio di brani benché il ruolo di tastierista e compositore sia ormai appannaggio di Karl Jenkins. Alla chitarra, dopo l’abbandono di Allan Holdsworth, troviamo John Etheridge e al sax Alan Wakeman; la sezione ritmica è ancora nelle salde mani di John Marshall (batteria) e Roy Babbington (basso).
Softs si apre con la breve Aubade, dove la chitarra acustica di Etheridge disegna atmosfere rilassate insieme al sax soprano di Wakeman. Seguono i due brani più lunghi, The Tales Of Taliesin, che comincia con una intro del piano di Jenkins seguita dal drumming di Marshall e dall’assolo potente e veloce di chitarra elettrica, e Ban-Ban Caliban, quasi 10 minuti con il sintetizzatore dell’«ospite» Ratledge e il sax Etheridge a confezionare un brano memore del Canterbury Sound, fra variazioni di ritmo e chiari rimandi alla musica seriale di Terry Riley. Il lato A termina rallentando i ritmi nella dolce e sognante Song Of Aeolus.
Il successivo comincia con la romantica melodia per tastiere di Second Bundle, The Camden Tandem è un duello crimsoniano tra elettrica e batteria, Kayoo permette a Marshall di mostrare le sue virtù di batterista, One Over The Night ritorna al jazz-rock grazie a sax e basso. Un jazz-rock che, nonostante fossero qui giunti al termine del loro percorso originario, rimane l’impronta definitiva di una band come i Soft Machine.
