Foto: Lino Brunetti

In Concert

Calibro 35 live a Milano, 9/11/2018

Non c’è dubbio che il 2018 sia stato un anno speciale per i Calibro 35: i festeggiamenti per i primi dieci anni di carriera, un nuovo disco, Decade, a dir poco eccellente, il loro consolidarsi quale una delle nostre band più apprezzate e conosciute all’estero, un tour che ne ha sancito una volta di più la loro grandezza quale live band. 

Ora, a supporto dell’uscita della versione cantata di uno dei loro brani più belli dell’ultimo album – Travelers, diventato Travelers, Explorers con Elisa Zoot alla voce – chiudono l’anno con una manciata di concerti in cui, oltre ai loro classici brani strumentali, offrono una serie di canzoni con vocalist d’eccezione.

Quella che si è vissuta al Santeria Social Club di Milano, ovviamente stipato in ogni dove, è stata una vera e propria festa, un trionfo di grande musica senza effetti collaterali, se non quello di mettere addosso ampie dose d’allegria. 

Su quello che Enrico Gabrielli (tastiere varie, sax, flauto), Massimo Martellotta (chitarre, tastiere), Luca Cavina (basso) e Fabio Rondanini (batteria) – con la solita eccellente supervisione del produttore Tommaso Colliva che ne cura il suono anche in concerto – riescono a fare coi loro strumenti non è quasi il caso di tornare ulteriormente. Quando partono con i loro pezzi, soprattutto quelli più movimentati, sono una macchina inarrestabile, un congegno d’estrema precisione che non solo non perde colpi, ma non fa calare neppure per un secondo l’eccitazione che la loro musica inevitabilmente crea.

La serata di stasera, però, era dichiaratamente anche qualcosa d’altro, proprio per via della presenza dei cantanti, nella fattispecie una meravigliosa Serena Altavilla – i più attenti tra voi la ricorderanno a capo di band come Baby Blue e Blue Willa, mentre oggi è con i Solki – e uno stratosferico e scatenatissimo Roberto Dell’Era (Afterhours e molto altro).

Repertorio eclettico e scoppiettante quello scelto, da (ovviamente) la loro Travelers, Explorers (con Dell’Era al posto della Zoot), ad una serie di cover che dipingono il variegato mondo dal quale attingono e hanno attinto per affrescare la loro impagabile idea di musica. Da sorriso stampato in faccia le versioni offerte di Tutta Donna di Lola Falana e Arriva La Bomba di Johnny Dorelli, in quest’ultima coi due cantanti anche improvvisati ballerini, ma non da meno sono state canzoni come la classicissima L’appuntamento di Ornella Vanoni o quel capolavoro che fu ed è Cinque Bambole Per La Luna D’Agosto, brano composto dal maestro Piero Umiliani per l’omonimo film di Mario Bava del 1969, uno di quei pezzi più facilmente associabili al repertorio dei Calibro 35.

Il solito, un po’ stralunato Gabrielli l’ha sottolineato con un pizzico d’ironia: “tutti ci chiedono sempre di fare dei pezzi cantati, ma non sapendo cantare abbiamo dovuto chiamare chi sa farlo come si deve”. Essendo loro musicisti superlativi, solo degli ottimi cantanti gli mancavano. Chissà se un domani decideranno di pubblicare un disco composto interamente da canzoni? Che la risposta sia un si o un no, ciò non toglie che qui, stasera, ci si è divertiti un mondo. Per il resto, staremo a vedere!

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