Foto: Alysse Gafkjen

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Il nuovo album dei Greta Van Fleet esce il 16 aprile

Una delle giovani rock band degli ultimi anni, i Greta Van Fleet, pubblicherà il suo nuovo album, seguito di un acclamato esordio, il prossimo 16 aprile. Il titolo del disco è The Battle At Garden’s Gate e uscirà su etichetta Island/Universal.

Registrato a Los Angeles con Greg Kurstin (Foo Fighters, Paul McCartney), l’album è un progetto ambizioso ed esteso, anticipato dal secondo singolo Age of Machine e dalla hit rock già in Top 5 My Way, Soon.

In base a ciò che segnala il comunicato stampa, i Greta Van Fleet – Josh Kiszka (voce), Jake Kiszka (chitarra), Sam Kiszka (basso), e Danny Wagner (batteria) – hanno inserito tutto quello che hanno vissuto nelle nuove canzoni: la loro musica riflette la crescita spirituale e intellettuale, l’accresciuta consapevolezza delle ineguaglianze che flagellano il mondo moderno e la profonda empatia per ciò che vivono le altre persone. 

Abbiamo realizzato che, mentre crescevamo, siamo stati protetti da molte cose, di cui non eravamo assolutamente consapevoli” ha commentato il batterista Danny Wagner. “E quando siamo stati buttati dentro questo mondo enorme, inizialmente è stato un po’ uno shock culturale. Ma nel momento in cui abbiamo iniziato a viaggiare di più, incontrare nuove persone e culture diverse, la nostra definizione di normale è cambiata.

Tutto è cambiato tranne che quello che ci ha portato fino a qui fin dal primo momento” ha aggiunto il bassista Sam Kiszka. “Tutto – la nostra percezione del mondo, la percezione stessa della vita, cosa vuol dire essere un artista, cosa significa fare parte di una bellissima e meravigliosa società. Abbiamo acquisito una più grande comprensione del perché siamo qui”.

Josh ha spiegato che “a livello di liriche è davvero dinamico, come lo è l’esperienza umana. È molto più che dolore o paura, è anche bellezza. Le persone hanno bisogno di altre persone, e l’amore è importante”. Nei testi, The Battle at Garden’s Gate riflette sull’influenza della tecnologia nella vita moderna, sul ruolo conflittuale che gioca a livello globale, sulla fallace realizzazione attraverso la ricchezza, e su domande filosofiche riguardanti la vita, l’amore e il potere. 

Ci siamo evoluti tantissimo durante la scrittura di questo album, che è stato influenzato dalle esperienze che abbiamo vissuto tutti noi, c’è bisogno di un po’ di meditazione”, ha detto Josh, mentre Jake ha aggiunto che “riflette molto del mondo che abbiamo visto, penso che rifletta anche della verità personale. Quello che Josh fa davvero bene con le parole è raccontare antiche storie con un tocco contemporaneo”.

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