foto: Marcello Matranga

In Concert

Jesse Malin e The Replacements live ad Amsterdam, 30/05/2015

Era una occasione veramente speciale questa. Poter vedere dal vivo The Replacements, band, che sarebbe un bene, nel caso qualcuno non la conoscesse, riscoprire, anche grazie al recente box The Complete Studio Albums 1981 – 1990 che ad un prezzo accettabile ripropone gli otto dischi pubblicati dalla band di Minneapoolis, permettendo di ripercorrerne la storia, dagli inizi decisamente figli di un certo Punk, per approdare ad un sound più evoluto, ma non meno trascinante e coinvolgente.

Che ad aprire lo show dei Raplacements ci fosse Jesse Malin con la sua band, è stata la ciliegina sulla torta, tanto inattesa quanto gradita. Malin aveva in effetti suonato la sera prima al Paradiso, e non era certo preventivabile potesse tornare on stage per aprire la serata come supporto alla band di Paul Westemberg & Co, anche se è noto il suo amore per questo gruppo visto la bontà della sua cover di Bastard Of Young, proposta nel suo album Glitter In The Gutter, uscito nel 2007. Non avendo mai visto Malin dal viso non sapevo certo cosa avrei potuto attendermi, pur se confortato dal buon valore complessivo dei suoi album, New York Before The War in particolare, a mio avviso tra le cose più belle uscite in questa prima parte del 2015, uscito da pochissimo. E il risultato è stato sorprendente. Jesse, in compagnia di una band ad altissimo tasso Punk’n’Roll nella quale spicca la presenza di Catherine Popper al basso (già con Ryan Adams e Grace Potter), che bene sarebbe stata accanto al Willy DeVille dei bei tempi, ha un sound piuttosto duro, molto diverso dalle atmosfere che si respirano nell’ultimo lavoro.

Partenza sparata con Addicted tratta proprio dall’ultimo album, che sarà protagonista assoluto del set proposta da Malin & Co. Ma non senza sorprese come la devastante cover di If I Should Fall From Grace With God dei Pogues, ed una Oh Sheena sempre tratta da New York Before The War, cui si lega alla perfezione la cover di Do You Remeber Rock’n’Roll Radio dei molto amati Ramones. Uno show potente, compatto, energico e privo di fronzoli, che dimostra quanto sia interessante sia questo rocker per quanto difficile sia pensabile che Jesse possa assurgere a fama maggiore di quella guadagnatasi finora. Cambio di palco ed ecco realizzarsi il sogno di un concerto che credevo mai avrei potuto vedere. Paul Westemberg, Tommy Stinson, Dave Minhean e Josh Freese, salgono sul palco del Paradiso ed incendiano la platea con una bordata di puro furore Punk con le iniziali Takin’A Ride e I’m In Trouble, tratte dal primo album della band, Sorry Ma, I Forgot To Take Out The Trash, che fanno da detonatore al pubblico presente in una platea stipatissima, tanto che si inizia a “pogare” fin dall’inizio.
Si prosegue a ritmi vertiginosi con Favourite Thing e Tommy Gets His Tonsils Out che ci catapultano nelle atmosfere dello splendido Let It Be. Impressionante il muro di suono che sprigiona la band sul palco, con un Minhean incontenibile. Il concerto rimane sempre su ritmi selvaggi, attenuandosi solo quando si arriva alla belissima Merry Go Round, che apriva All Shook Down, e degno prologo di una parte finale che dovrà ancora veder scorrere una sequenza formidabile da pezzi come Can’t Hardly Wait, cantata a squarciagola da tutti, la “usuale” cover di Maybelline (Chuck Berry) che la band propone praticamente da sempre nei suoi shows, la sempre splendida Bastard Of Young, la divertente My Boy Lollipop, cover di un pezzo dei fifties portato al successo da Barbra Gaye, per chiudersi con le attesissime Left For Dial e la splendida Alex Chilton.
Basterebbe questo a giustificare il fatto di essere andati ad Amsterdam per poter vedere un concerto del genere, ma arrivano i bis che sanciscono una serata trionfale. Ecco quindi Paul Westemberg offrire una solitaria Skyway, piccola parentesi intensa cui seguono le incendiarie versioni di Unsatisfied, Never Mind, e la irrinunciabile I.O.U. Pubblico in delirio e felicissimo per una serata difficilmente dimenticabile, cui seguirà una party aperto ai tutti i fan della band. Insomma uno spettacolo nello spettacolo.

Di seguito le scalette dei set di Jesse Malin e The Replacements:

Jesse Malin set list: Addicted, Wendy, Year That I Was Born, If I Should Fall From Grace With God, She Don’t Love Me Now, Turn Up The Mains, Boots Of Immigration, Oh Sheena, Do You Remember Rock’n’Roll Radio, Death Star, All The Way From Moscow.

The Replacements set list: Takin’ A Ride, I’m In Trouble, Favourite Thing, Tommy Gets His Tonsils Out, Valentine, Waitress In The Sky, White & Lazy, Kiss Me On The Bus, Achin’ To Be, Nobody Play, Androgynous, I Will Dare, Color Me Impressed, Merry Go Round, Anywhere Better Than Here, I’ll be Your Play, Maybelline, I Don’t Know, Within’ Your Reach, Can’t Hardly Wait, Bastard Of Young, My Boy Lollipop, Left For The Dial, Alex Chilton, Encores: Skyway, Unsatisfied, Never Mind, I.O.U.

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