Foto: C.J. Harvey

In Concert

Ron Gallo live a Milano, 26/6/2018

In fondo non era difficile prevedere che tutta l’energia in parte trattenuta dalle pareti dello studio dove è stato inciso il debutto Heavy Meta sarebbe esplosa alla fine negli spettacoli dal vivo ed è esattamente quanto successo nel corso del concerto di Ron Gallo al Circolo Magnolia di Segrate (MI) lo scorso 26 giugno, terza tappa del primo tour italiano dell’artista statunitense.

Dopo la pubblicazione di Heavy Meta nel ’17 e il successo planetario del singolo Young Lady, You’re Scaring Me, Gallo è diventato il ragazzo più cool di Nashville, ma non si da affatto arie da rockstar, anzi a vederlo sul palco del Magnolia con quel buffo berretto bianco calcato sui riccioli, sembrerebbe quasi un gelataio del vicino Idroscalo, se l’elettrizzante sciabolata krauta che dà inizio allo show non mettesse subito in chiaro che l’”excitable boy” è un chitarrista estroso in grado di mettere alla prova la tenuta dei timpani di un pubblico in vero non proprio numeroso.

Accompagnato dal monumentale basso di Joe Bisirri e dal turbolento drumming di Dylan Sevey, Ron Gallo alla voce e alla chitarra elettrica riversa sulla platea fiammate di punk’n’roll nervoso e selvaggio tirando fuori tutta la rabbia del ribelle e l’incoscienza dell’adolescente nel corso di uno show che è sembrato a momenti sul punto di sfuggire al controllo per prendere la piega di una rumorosa baraonda da CBGB’s. Trascinata dall’entusiasmo dei vent’anni, la band si è spesso abbandonata all’improvvisazione con una miscela di rifferama garage e schitarrate psichedeliche come se negli ultimi tempi non avesse fatto altro che alternare l’ascolto di Ramones, Modern Lovers, Rolling Stones e Frank Zappa, intersecando le canzoni l’una nell’altra e aprendo divertenti siparietti solo per sfoderare una quanto mai precaria conoscenza della lingua italiana, nonostante le evidenti origini e inneggiare in maniera scherzosa all’ottima bistecca evidentemente consumata per cena.

Dall’iniziale arrembaggio elettrico di Put The Kids To Bed fino alla conclusiva e amara riflessione di All The Punks Are Domesticated, il repertorio del concerto è quello che compone Heavy Meta e il recente EP Really Nice Guys: rumorose e distorte schegge elettriche tra cui Please Yourself,Kill The Medicine Man, Emotional Impact For Sale, una demenziale Really Nice Guys, Don’t Mind The Lion, con la sorpresa di una stravolta cover della sinatriana Something Stupid e una travolgente Young Lady, You’re Scaring Me evocata da un collettivo mantra OM.

La non troppo affollata platea ha ballato, cantato, saltato e si è divertita parecchio, facendo comunque la felicità di un “really nice guy” come Ron Gallo, che nonostante la giovane età ha dimostrato un’innato talento e uno straordinario potenziale.

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